L’intervento è finalizzato ad accrescere la sicurezza e la fruibilità degli approdi a fini produttivi, commerciali e turistici. Saranno individuate aree a terra da utilizzare come punti di sbarco
e aree in mare da dedicare agli ormeggi, come risposta al fabbisogno locale con strutture funzionali al settore pesca e turistico. Strutture a basso impatto ambientale e a basso costo comprese le
attrezzature minori per piccole imbarcazioni (quali campi boe, pontili, posti barca a secco…); l’accessibilità ai punti di ormeggio deve essere garantita da una viabilità carrabile connessa alla
rete viaria principale sulla quale possano transitare i mezzi di soccorso. Strutture per agevolare le operazioni di posa in acqua e di rimessa a terra delle imbarcazioni, box per il ricovero
dell’attrezzatura reitera, scivolo di alaggio ed impianti fissi o mobili per il sollevamento delle imbarcazioni e per consentire attività di ittiturismo in sicurezza. Aree attrezzate con
parcheggi perle auto e per i carrelli delle imbarcazioni (con eventuale servizio di custodia), illuminate, servite da viabilità di accesso adeguatamente segnalata e impianti per garantire la
corretta gestione ambientale (raccolta dei rifiuti solidi, delle acque oleose e degli oli usati).
L’art. 43 sostiene investimenti volti a migliorare le infrastrutture preesistenti dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca, inclusi gli
investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini con l’obiettivo di migliorare la qualità, il controllo e la tracciabilità dei prodotti sbarcati, accrescere
l’efficienza energetica, contribuire alla protezione dell’ambiente e migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro.
A questo proposito è stato stabilito di premiare, attraverso i criteri di selezione, le operazioni volte ad attuare, nell’ambito della stessa domanda di sostegno, il maggior numero di interventi
fra quelli previsti dalla Misura.
Le operazioni attivabili tramite la Misura sono coerenti con l’obiettivo tematico di migliorare la competitività delle PMI previsto tra gli obiettivi tematici del Quadro Strategico Comune per la
programmazione 2014/2020 (Obiettivo Tematico 3).
In sintesi, l’obiettivo degli interventi previsti dall’art. 43 del Reg. (UE) n. 508/2014 è, quindi, quello di incentivare l’adeguamento delle infrastrutture per favorire una maggiore
competitività della filiera ittica e per ridurre l’impatto ambientale.
Interventi ammissibili
Sono ritenuti ammissibili i seguenti interventi volti a:
- migliorare le infrastrutture dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca;
- investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini;
- investimenti nei porti, nelle sale per la vendita all’asta, nei luoghi di sbarco e nei ripari di pesca ;
- investimenti finalizzati alla costruzione o all’ammodernamento di piccoli ripari di pesca.
Sono esclusi gli interventi finalizzati alla costruzione di infrastrutture ex novo di porti, siti di sbarco e sale per la vendita all’asta.
SCADE ALLE ORE 12.00 DEL 30 LUGLIO 2020.
Si comunica che il termine per la presentazione delle domande è prorogato al 23 ottobre 2020.
L’intervento è finalizzato ad accrescere la sicurezza e la fruibilità degli approdi a fini produttivi, commerciali e turistici. Saranno individuate aree a terra da utilizzare come punti di sbarco
e aree in mare da dedicare agli ormeggi, come risposta al fabbisogno locale con strutture funzionali al settore pesca e turistico. Strutture a basso impatto ambientale e a basso costo comprese le
attrezzature minori per piccole imbarcazioni (quali campi boe, pontili, posti barca a secco…); l’accessibilità ai punti di ormeggio deve essere garantita da una viabilità carrabile connessa alla
rete viaria principale sulla quale possano transitare i mezzi di soccorso. Strutture per agevolare le operazioni di posa in acqua e di rimessa a terra delle imbarcazioni, box per il ricovero
dell’attrezzatura reitera, scivolo di alaggio ed impianti fissi o mobili per il sollevamento delle imbarcazioni e per consentire attività di ittiturismo in sicurezza. Aree attrezzate con
parcheggi perle auto e per i carrelli delle imbarcazioni (con eventuale servizio di custodia), illuminate, servite da viabilità di accesso adeguatamente segnalata e impianti per garantire la
corretta gestione ambientale (raccolta dei rifiuti solidi, delle acque oleose e degli oli usati).
L’art. 43 sostiene investimenti volti a migliorare le infrastrutture preesistenti dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca, inclusi gli
investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini con l’obiettivo di migliorare la qualità, il controllo e la tracciabilità dei prodotti sbarcati, accrescere
l’efficienza energetica, contribuire alla protezione dell’ambiente e migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro.
A questo proposito è stato stabilito di premiare, attraverso i criteri di selezione, le operazioni volte ad attuare, nell’ambito della stessa domanda di sostegno, il maggior numero di interventi
fra quelli previsti dalla Misura.
Le operazioni attivabili tramite la Misura sono coerenti con l’obiettivo tematico di migliorare la competitività delle PMI previsto tra gli obiettivi tematici del Quadro Strategico Comune per la
programmazione 2014/2020 (Obiettivo Tematico 3).
In sintesi, l’obiettivo degli interventi previsti dall’art. 43 del Reg. (UE) n. 508/2014 è, quindi, quello di incentivare l’adeguamento delle infrastrutture per favorire una maggiore
competitività della filiera ittica e per ridurre l’impatto ambientale.
Interventi ammissibili
Sono ritenuti ammissibili i seguenti interventi volti a:
- migliorare le infrastrutture dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca;
- investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini;
- investimenti nei porti, nelle sale per la vendita all’asta, nei luoghi di sbarco e nei ripari di pesca ;
- investimenti finalizzati alla costruzione o all’ammodernamento di piccoli ripari di pesca.
Sono esclusi gli interventi finalizzati alla costruzione di infrastrutture ex novo di porti, siti di sbarco e sale per la vendita all’asta.
SCADE ALLE ORE 12.00 DEL 18 DICEMBRE 2019.
L’intervento è finalizzato ad accrescere la sicurezza e la fruibilità degli approdi a fini produttivi, commerciali e turistici. Saranno individuate aree a terra da utilizzare come punti di sbarco
e aree in mare da dedicare agli ormeggi, come risposta al fabbisogno locale con strutture funzionali al settore pesca e turistico. Strutture a basso impatto ambientale e a basso costo comprese le
attrezzature minori per piccole imbarcazioni (quali campi boe, pontili, posti barca a secco…); l’accessibilità ai punti di ormeggio deve essere garantita da una viabilità carrabile connessa alla
rete viaria principale sulla quale possano transitare i mezzi di soccorso. Strutture per agevolare le operazioni di posa in acqua e di rimessa a terra delle imbarcazioni, box per il ricovero
dell’attrezzatura reitera, scivolo di alaggio ed impianti fissi o mobili per il sollevamento delle imbarcazioni e per consentire attività di ittiturismo in sicurezza. Aree attrezzate con
parcheggi perle auto e per i carrelli delle imbarcazioni (con eventuale servizio di custodia), illuminate, servite da viabilità di accesso adeguatamente segnalata e impianti per garantire la
corretta gestione ambientale (raccolta dei rifiuti solidi, delle acque oleose e degli oli usati).
L’art. 43 sostiene investimenti volti a migliorare le infrastrutture preesistenti dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca, inclusi gli
investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini con l’obiettivo di migliorare la qualità, il controllo e la tracciabilità dei prodotti sbarcati, accrescere
l’efficienza energetica, contribuire alla protezione dell’ambiente e migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro.
A questo proposito è stato stabilito di premiare, attraverso i criteri di selezione, le operazioni volte ad attuare, nell’ambito della stessa domanda di sostegno, il maggior numero di interventi
fra quelli previsti dalla Misura.
Le operazioni attivabili tramite la Misura sono coerenti con l’obiettivo tematico di migliorare la competitività delle PMI previsto tra gli obiettivi tematici del Quadro Strategico Comune per la
programmazione 2014/2020 (Obiettivo Tematico 3).
In sintesi, l’obiettivo degli interventi previsti dall’art. 43 del Reg. (UE) n. 508/2014 è, quindi, quello di incentivare l’adeguamento delle infrastrutture per favorire una maggiore
competitività della filiera ittica e per ridurre l’impatto ambientale.
Interventi ammissibili
Sono ritenuti ammissibili i seguenti interventi volti a:
- migliorare le infrastrutture dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca;
- investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini;
- investimenti nei porti, nelle sale per la vendita all’asta, nei luoghi di sbarco e nei ripari di pesca ;
- investimenti finalizzati alla costruzione o all’ammodernamento di piccoli ripari di pesca.
Sono esclusi gli interventi finalizzati alla costruzione di infrastrutture ex novo di porti, siti di sbarco e sale per la vendita all’asta.
SCADUTO ALLE ORE 12.00 DEL 22 NOVEMBRE 2019.
L’intervento è finalizzato ad accrescere la sicurezza e la fruibilità degli approdi a fini produttivi, commerciali e turistici. Saranno individuate aree a terra da utilizzare come punti di sbarco
e aree in mare da dedicare agli ormeggi, come risposta al fabbisogno locale con strutture funzionali al settore pesca e turistico. Strutture a basso impatto ambientale e a basso costo comprese le
attrezzature minori per piccole imbarcazioni (quali campi boe, pontili, posti barca a secco…); l’accessibilità ai punti di ormeggio deve essere garantita da una viabilità carrabile connessa alla
rete viaria principale sulla quale possano transitare i mezzi di soccorso. Strutture per agevolare le operazioni di posa in acqua e di rimessa a terra delle imbarcazioni, box per il ricovero
dell’attrezzatura reitera, scivolo di alaggio ed impianti fissi o mobili per il sollevamento delle imbarcazioni e per consentire attività di ittiturismo in sicurezza. Aree attrezzate con
parcheggi perle auto e per i carrelli delle imbarcazioni (con eventuale servizio di custodia), illuminate, servite da viabilità di accesso adeguatamente segnalata e impianti per garantire la
corretta gestione ambientale (raccolta dei rifiuti solidi, delle acque oleose e degli oli usati).
L’art. 43 sostiene investimenti volti a migliorare le infrastrutture preesistenti dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca, inclusi gli
investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini con l’obiettivo di migliorare la qualità, il controllo e la tracciabilità dei prodotti sbarcati, accrescere
l’efficienza energetica, contribuire alla protezione dell’ambiente e migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro.
A questo proposito è stato stabilito di premiare, attraverso i criteri di selezione, le operazioni volte ad attuare, nell’ambito della stessa domanda di sostegno, il maggior numero di interventi
fra quelli previsti dalla Misura.
Le operazioni attivabili tramite la Misura sono coerenti con l’obiettivo tematico di migliorare la competitività delle PMI previsto tra gli obiettivi tematici del Quadro Strategico Comune per la
programmazione 2014/2020 (Obiettivo Tematico 3).
In sintesi, l’obiettivo degli interventi previsti dall’art. 43 del Reg. (UE) n. 508/2014 è, quindi, quello di incentivare l’adeguamento delle infrastrutture per favorire una maggiore
competitività della filiera ittica e per ridurre l’impatto ambientale.
Interventi ammissibili
Sono ritenuti ammissibili i seguenti interventi volti a:
- migliorare le infrastrutture dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca;
- investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini;
- investimenti nei porti, nelle sale per la vendita all’asta, nei luoghi di sbarco e nei ripari di pesca ;
- investimenti finalizzati alla costruzione o all’ammodernamento di piccoli ripari di pesca.
Sono esclusi gli interventi finalizzati alla costruzione di infrastrutture ex novo di porti, siti di sbarco e sale per la vendita all’asta.
SCADUTO ALLE ORE 12.00 DEL 21 MAGGIO 2019.
L’intervento è finalizzato ad accrescere la sicurezza e la fruibilità degli approdi a fini produttivi, commerciali e turistici. Saranno individuate aree a terra da utilizzare come punti di sbarco
e aree in mare da dedicare agli ormeggi, come risposta al fabbisogno locale con strutture funzionali al settore pesca e turistico. Strutture a basso impatto ambientale e a basso costo comprese le
attrezzature minori per piccole imbarcazioni (quali campi boe, pontili, posti barca a secco…); l’accessibilità ai punti di ormeggio deve essere garantita da una viabilità carrabile connessa alla
rete viaria principale sulla quale possano transitare i mezzi di soccorso. Strutture per agevolare le operazioni di posa in acqua e di rimessa a terra delle imbarcazioni, box per il ricovero
dell’attrezzatura reitera, scivolo di alaggio ed impianti fissi o mobili per il sollevamento delle imbarcazioni e per consentire attività di ittiturismo in sicurezza. Aree attrezzate con
parcheggi perle auto e per i carrelli delle imbarcazioni (con eventuale servizio di custodia), illuminate, servite da viabilità di accesso adeguatamente segnalata e impianti per garantire la
corretta gestione ambientale (raccolta dei rifiuti solidi, delle acque oleose e degli oli usati).
L’art. 43 sostiene investimenti volti a migliorare le infrastrutture preesistenti dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca, inclusi gli
investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini con l’obiettivo di migliorare la qualità, il controllo e la tracciabilità dei prodotti sbarcati, accrescere
l’efficienza energetica, contribuire alla protezione dell’ambiente e migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro.
A questo proposito è stato stabilito di premiare, attraverso i criteri di selezione, le operazioni volte ad attuare, nell’ambito della stessa domanda di sostegno, il maggior numero di interventi
fra quelli previsti dalla Misura.
Le operazioni attivabili tramite la Misura sono coerenti con l’obiettivo tematico di migliorare la competitività delle PMI previsto tra gli obiettivi tematici del Quadro Strategico Comune per la
programmazione 2014/2020 (Obiettivo Tematico 3).
In sintesi, l’obiettivo degli interventi previsti dall’art. 43 del Reg. (UE) n. 508/2014 è, quindi, quello di incentivare l’adeguamento delle infrastrutture per favorire una maggiore
competitività della filiera ittica e per ridurre l’impatto ambientale.
Interventi ammissibili
Sono ritenuti ammissibili i seguenti interventi volti a:
- migliorare le infrastrutture dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca;
- investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini;
- investimenti nei porti, nelle sale per la vendita all’asta, nei luoghi di sbarco e nei ripari di pesca ;
- investimenti finalizzati alla costruzione o all’ammodernamento di piccoli ripari di pesca.
Sono esclusi gli interventi finalizzati alla costruzione di infrastrutture ex novo di porti, siti di sbarco e sale per la vendita all’asta.
SCADUTO ALLE ORE 12.00 DEL 12 DICEMBRE 2018.
L’intervento è finalizzato ad accrescere la sicurezza e la fruibilità degli approdi a fini produttivi, commerciali e turistici. Saranno individuate aree a terra da utilizzare come punti di sbarco
e aree in mare da dedicare agli ormeggi, come risposta al fabbisogno locale con strutture funzionali al settore pesca e turistico. Strutture a basso impatto ambientale e a basso costo comprese le
attrezzature minori per piccole imbarcazioni (quali campi boe, pontili, posti barca a secco…); l’accessibilità ai punti di ormeggio deve essere garantita da una viabilità carrabile connessa alla
rete viaria principale sulla quale possano transitare i mezzi di soccorso. Strutture per agevolare le operazioni di posa in acqua e di rimessa a terra delle imbarcazioni, box per il ricovero
dell’attrezzatura reitera, scivolo di alaggio ed impianti fissi o mobili per il sollevamento delle imbarcazioni e per consentire attività di ittiturismo in sicurezza. Aree attrezzate con
parcheggi perle auto e per i carrelli delle imbarcazioni (con eventuale servizio di custodia), illuminate, servite da viabilità di accesso adeguatamente segnalata e impianti per garantire la
corretta gestione ambientale (raccolta dei rifiuti solidi, delle acque oleose e degli oli usati).
L’art. 43 sostiene investimenti volti a migliorare le infrastrutture preesistenti dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca, inclusi gli
investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini con l’obiettivo di migliorare la qualità, il controllo e la tracciabilità dei prodotti sbarcati, accrescere
l’efficienza energetica, contribuire alla protezione dell’ambiente e migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro.
A questo proposito è stato stabilito di premiare, attraverso i criteri di selezione, le operazioni volte ad attuare, nell’ambito della stessa domanda di sostegno, il maggior numero di interventi
fra quelli previsti dalla Misura.
Le operazioni attivabili tramite la Misura sono coerenti con l’obiettivo tematico di migliorare la competitività delle PMI previsto tra gli obiettivi tematici del Quadro Strategico Comune per la
programmazione 2014/2020 (Obiettivo Tematico 3).
In sintesi, l’obiettivo degli interventi previsti dall’art. 43 del Reg. (UE) n. 508/2014 è, quindi, quello di incentivare l’adeguamento delle infrastrutture per favorire una maggiore
competitività della filiera ittica e per ridurre l’impatto ambientale.
Interventi ammissibili
Sono ritenuti ammissibili i seguenti interventi volti a:
- migliorare le infrastrutture dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca;
- investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini;
- investimenti nei porti, nelle sale per la vendita all’asta, nei luoghi di sbarco e nei ripari di pesca ;
- investimenti finalizzati alla costruzione o all’ammodernamento di piccoli ripari di pesca.
Sono esclusi gli interventi finalizzati alla costruzione di infrastrutture ex novo di porti, siti di sbarco e sale per la vendita all’asta.
SCADUTO ALLE ORE 12.00 DEL 14 SETTEMBRE 2018.